Il Delta è un territorio giovane dato che in buona parte fino al 1500 non esisteva
Per quasi due secoli è stato proprietà pressoché esclusiva di alcuni casati patrizi veneziani; ancora oggi alcuni di questi casati sono ricordati dai nomi di molte località: Contarina (Contarini), Donada (Donà), Ca’ Venier (Venier), Ca’ Tiepolo (Tiepolo.
Un Territorio “nuovo”
Il Delta attuale è un territorio morfologicamente e antropicamente “nuovo”.
Diversi studi hanno trattato, del suo formarsi dal punto di vista geologico e idrografico, della sua specificità in termini di natura, flora e fauna, che per la loro ricchezza e varietà hanno dato luogo a pubblicazioni e video.
Un aspetto finora non sufficientemente noto è l’insediamento umano in questa area: come si siano originate progressivamente le comunità attuali in un ambiente, quello deltizio, di recente formazione. Una forte accelerazione si è generata dopo il Taglio di Porto Viro (1604), l’imponente opera idraulica realizzata dalla Serenissima per deviare il Po verso sud, onde evitare l’impaludamento della laguna ed estendere il suo controllo sulla foce del fiume.
La Ricerca
La ricerca qui presentata non si limita ad uno studio storico-architettonico ma intende approfondire l’origine della realtà attuale. Le grandi proprietà terriere dei veneziani e, a partire per lo più dalla seconda metà del ‘700, di alcune grandi famiglie della nobiltà chioggiotta e di una rampante aristocrazia terriera non solo veneta, hanno innescato dinamiche abitative e di utilizzo del suolo i cui effetti sono arrivati fino ai giorni nostri.
La presenza veneziana
Quella veneziana è stata una presenza che ha caratterizzato il territorio anche sotto l’aspetto economico, poiché in tale periodo si sono incrementate alcune attività produttive tuttora presenti nel Delta, come la caccia e la pesca e la coltivazione del riso.
Sebbene esistano pubblicazioni sulle Ca’ del Delta, e significative tesi di laurea, non esiste un censimento completo e aggiornato di questi insediamenti.
Ricostruire il passato
La ricostruzione del passato di questo territorio ha l’obiettivo di focalizzare l’attenzione su un patrimonio paesaggistico – che non esclude valenze storico-artistiche – comunque poco conosciuto e in buona parte a rischio a causa di un forte degrado, un patrimonio che merita di essere conosciuto anche dalle generazioni future e quindi di essere preservato.