Cason Sagredo

Via Moceniga, all’altezza della chiesetta dell’Immacolata Concezione di Maria, svoltare a destra imboccando una strada sterrata, 1.500 metri sulla destra, Rosolina, Rovigo.

Visitabile solo esternamente

Pur se interessata da interventi edilizi otto-novecenteschi, che ne hanno compromesso l’originaria struttura, resta tuttavia individuabile la casa colonica originaria nella parte racchiusa tra i due camini. Questa si sviluppa su due piani con prospetti principali, est e ovest, caratterizzati da una sobria semplicità priva  di elementi architettonici anche solo a marcare le tre forature su ogni piano. Le aggiunte laterali sono successive. 

CASONE SAGREDO-MICHIEL | 17th century
Along Via delle valli

In 1658 it was already a property of the Morosinis, it then passed by marriage to the Sagredos (1660) and from these to the Michiels (1690). It is in good condition.

Cenni storici

Nel 1580 Francesco Morosini dalla Sbarra da Santa Maria Formosa, detti dalla Testa, acquista dall’Officio alle Acque parte di una presa di 400 campi nel Polesine della Tratta. Bernardo Morosini, quarto e ultimogenito di Francesco, nel 1658 risulta possedere nel Polesine della Tratta “Una Casa Dominicale de muro con coppi, teze, stalla, e trè Casette da Lavorator con suo forno, et altre sue ragioni”…

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Beni che passeranno poi per matrimonio a Pietro Sagredo da San Paternian, che sposa nel 1660 Taddea Morosini di Benardo. E sempre un matrimonio sarà alla base del successivo passaggio della tenuta ai Michiel dai SS. Apostoli. Infatti Pietro Sagredo di Pietro sposa Elisabetta Michiel di Tommaso, che risulta la sola proprietaria nel Catastico del 1740, probabilmente quale unica erede del marito dal momento che la coppia non aveva avuto figli. Nel 1811, nei Sommarioni del Catasto Napoleonico, troviamo che la tenuta (mappali 753-779) risulta di proprietà Sagredo-Michiel. Sembra quindi evidente che i beni siano passati ai pronipoti di Elisabetta, ipotesi che trova conferma nel Catasto Austriaco (1841) dove troviamo proprietari della tenuta, compreso il mappale 765 censito come “casa colonica”, i fratelli conti Carlo e Domenico Michiel del fu Nicolò e Anna Badoer vedova di Piero Michiel fu Nicolò, pronipoti di Elisabetta.

 

Curiosità

Bernardo Morosini dopo la morte del padre (1618) subentra alla madre nella proprietà della tenuta deltizia assegnatagli “in pagamento di parte di dote della quondam Nobil Donna Tadia Pisani relicta del quondam padre ser Francesco Morosini, come di esso pagamento appar nell’officio della Corte del Proprio sotto di 28 luglio 1620”.

Una storia secolare

Morosini dalla Sbarra al Mal Canton

Francesco, ultimogenito di Francesco, di Tommaso, e di Lucrezia Tiepolo, nasce a Venezia l’8 ottobre 1554, poco più di due mesi dopo la morte del padre, avvenuta il 24 luglio 1554. Sposatosi nel 1583 con Taddea Pisani, di Giovanni fu Nicolò, avrà quattro figli maschi, Tommaso, Giovanni Paolo e Bernardo, ma nessuno di loro avrà una discendenza maschile. Francesco si spegnerà nel febbraio del 1618 m.v. e gli subentreranno i figli e la moglie, forse in veste di commissaria e tutrice. Dall’unione tra Bernardo, ultimogenito di Francesco, e Laura Bragadin di Alvise fu Giovanni, nasce Taddea che porterà in dote i possedimenti deltizi.

M. Barbaro, Arbori di Patritii veneti, 1751-1800 (Genealogie Barbaro), ms in ASVe, Miscellanea Codici, 4966. 001. Serie Storia veneta bb. 17-23. Particolare dell’albero Morosini.

Sagredo da San Paternian

Pietro, Savio di Terra Ferma e primicerio della basilica di San Marco, secondogenito di Giovanni Francesco (di Agostino) e di Lisetta Longo (di Francesco fu Marcantonio) nasce a Venezia il 7 marzo 1640. Ventenne si unisce in matrimonio con Taddea Morosini (di Bernardo fu Francesco) che porta in dote la tenuta deltizia. Dalla loro unione nasceranno due maschi: Giovanni, morto in tenera età, e Pietro probabilmente nato dopo la morte del padre nel 1669. Piero sposerà nel 1690 Elisabetta Michiel (di Tommaso fu Alvise); non avranno una discendenza.

M. Barbaro, Arbori di Patritii veneti, 1751-1800 (Genealogie Barbaro), ms in ASVe, Miscellanea Codici, 4966. 001. Serie Storia veneta bb. 17-23. Particolare dell’albero Sagredo.

Michiel dai SS. Apostoli

Elisabetta Michiel figlia di Tommaso di Alvise e di Orsetta Basadonna, sposa nel 1690 Piero Sagredo di Piero. Rimasta vedova e senza una discendenza i suoi beni passano al parente più prossimo cioè al pronipote Nicolò Michiel figlio di Tommaso, fu Antonio fratello di Elisabetta, e di Elena Nani. Nicolò, unitosi in matrimonio con Elisabetta Gradenigo, ne avrà tre figli maschi Carlo, Pietro e Domenico che, dopo aver  con Sovrana Risoluzione ottenuto la conferma dell’avìta nobiltà nel 1817, un anno dopo verranno investiti del titolo di Conti dell’Impero Asburgico.

Scheda a cura di: Stefano Turolla