Ca’ Puli

Via Gesù Crepaldi, località Mazzorno destro, Taglio di Po, Rovigo.

Proprietà privata, visibile esternamente dall’argine del fiume.

Ca’ Puli Bonafè è ubicata a Taglio di Po, lungo l’argine del fiume, nei pressi della località  Mazzorno destro. Il complesso, frutto di interventi attuati in epoche differenti, è formato da un edificio padronale e da alcuni rustici circondati da un giardino che un tempo era con grande probabilità  protetto da muro di cinta. Ai lati del fabbricato principale si dispongono gli annessi, uno dei quali si sviluppa perpendicolarmente sul versante meridionale con il fronte prospiciente una corte interna. Dal punto di vista conservativo il palazzo dominicale versa in buone condizioni e attualmente è oggetto di un intervento di restauro, mentre, al contrario, gli altri corpi di fabbrica presentano uno stato di degrado avanzato. Attualmente non è sottoposto a vincolo monumentale. L’edificio padronale presenta il fronte principale rivolto a nord verso il fiume Po e si suddivide in tre livelli. Al centro del piano terra è disposto un portale d’ingresso architravato, affiancato da sei finestre disposte in ordine simmetrico, due coppie delle quali binate. Il piano nobile mantiene la stessa ripartizione del livello inferiore, con al centro un portale con arco a tutto sesto balaustrato, sormontato da una frontone orizzontale sorretto da una chiave di volta. Il sottotetto è scandito da sei piccole aperture ovali, due delle quali, posizionate alle estremità, sono ora tamponate. La facciata è contraddistinta da una cornice marcapiano che corre lungo i davanzali del primo livello e dal basamento a scarpa.  La copertura è a padiglione. Il fronte posteriore, rivolto a sud verso una corte interna, presenta la stessa ripartizione di quello principale. Si differenzia per la presenza di due grandi camini aggettanti che scandiscono la facciata  e di un portale al primo livello con arco a tutto sesto con frontone orizzontale e chiave di volta, ora tamponato. Le finestre di entrambi i lati sono sormontate da fregi decorativi a festoni e motivi vegetali ricavati dall’intonaco di matrice neoclassica. L’assetto planimetrico interno corrisponde a quello interno, con al centro un salone passante e uno scalone di collegamento ai piani collocato lateralmente. Dal punto di vista stilistico e architettonico, l’edificio sembra comunque essere stato costruito attorno al XVIII secolo.

 

CA’ PULI | 18th century
East of  Mazzorno destro village

It was built in the early decades of the 18th century by the Pulis, a family whose presence in Loreo dates back to the 15th century. It passed to the Tiepolos in the 19th century and then to the Bonafè family.
It has been recently restored and is now in good condition.

Cenni storici

Il complesso architettonico si trova menzionato per la prima volta nel catastico del Dogado di Loreo del 1740, tra le proprietà collocate nella “Villa di Mazzorno”…

Leggi di più

In questo è attestato che Ferrante Pulli, appartenente ad una famiglia originaria di Loreo, oltre a numerose quantità di campi e case concesse in affitto, possiede “per uso proprio una casa dominicale con orto, ara e brolo di campi numero sei”. Nel catastico del 1761 la “casa dominicale” è raffigurata con ai lati una fornace, mentre in altra posizione, vicino alla chiesa di San Francesco d’Assisi di Mazzorno destro, appare un altro fabbricato di proprietà di Pietro Pulli. Nella carta topografica del Polesine di Alvise Milanovich e Domenico Marchetti pubblicata nel 1786 compare un edificio denominato “Ca’ Puli” e ancora nel catasto austriaco il mapp. 95, corrispondente alla Ca’, è descritto come “casa colonica” appartenente ora a Tiepolo Almorò Domenico fu Giovanni, amministrata da Maria Loroy madre di Francesca e Caterina Tiepolo. Nel 1846 è di proprietà di Francesca Tiepolo maritata Campana, che possiede molti beni lì attorno, e in seguito degli eredi di quest’ultima. Nel 1853 il complesso risulta essere di Matteo Bonafè fu Antonio da cui passerà poi ai numerosi figli e nipoti, mentre ventidue anni dopo è di Giuseppe Chiarato fu Angelo, che lo dona a sua volta a Enrico ed Enrichetta Franzoso furono Pacifico. 

Curiosità

Ferrante Pulli è citato nel volume I lidi veneti difesi dalla Santissima Vergine o sia storia della immagine, chiesa, e convento della Beata Vergine di Pellestrina, scritto da Giovanni Battista Maria Contarini del 1745...

Leggi di più

In questo si narra di un’ immagine devozionale miracolosa di Maria Vergine ubicata in un locale di un’osteria di Loreo. Dato il particolare fervore della popolazione la Comunità della città decide nel 1737, con approvazione del Senato della Repubblica, di costruire all’interno del fabbricato un oratorio incaricando il Magistrato della Milizia da Mare. Ferrante Pulli risulta essere tra i tre cittadini scelti dal Podestà di Loreo per custodire le elemosine, costituite anche di collane, anelli, drappi di seta per 1500 ducati d’oro, e sovrintendere alla costruzione del luogo di culto.  Dopo innumerevoli discussioni e liti il Senato nel 1738 decise di far 

costruire ex novo un altare all’interno della chiesa parrocchiale di Loreo, dove l’immagine fu portata in pompa magna il 6 settembre 1739.

Una storia secolare

Puli (Pulli)

La presenza della famiglia Pulli nel Delta del Po è attestata già nel sec. XV con Giacomo Pulli, primo notaio di Loreo di cui si conservi documentazione (1439-1476). Nel catastico delle ripartizioni del Polesine di Loreo del 1580, figura che Girolamo di Puli riceve “un Polesene nominato el Cavriol sino alla Marina de campi 260 in circa, per l’acquisto dalle Rason Vecchie”. Nell’aprile del 1577, inoltre, Piero Bon de Pulli da Loredo acquista dalle “Rason Vecchie” 967 campi. In un particolare della mappa del Glisenti del 1587 tra le proprietà di Mazzorno destro compare la dicitura “Casale de’ Puoli” e tra il 1664 e il 1683 roga a Loreo un altro notaio della famiglia, Girolamo. Nel 1740 il Catastico di Loreo e del Dogado riporta una casa dominicale a Mazzorno destro, di proprietà di Ferrante Pulli (marito di Angela Giorsani). Sul finire del ‘700 Pietro figlio di Marco, possidente, sposa la contessa Isabella Cattaneo di Alfonso, domiciliata a Loreo da cui avrà nel 1807 Lucia Antonia Maria. Nel 1811 un altro Ferrante fa parte del Consiglio di Loreo insieme ad Almorò Tiepolo, che troveremo proprietario della ca’ nell’800.

Scheda a cura diLara Girotti