Ca’ Garzoni

Via Po di Gnocca, 47/49 – dopo Donzella, in direzione Santa Giulia – Porto Tolle, Rovigo.

 

Visitabile solo esternamente

Attualmente l’edificio di Ca’ Garzoni è costituito dalla casa dominicale e da un magazzino, separati tra loro ma disposti in linea e perpendicolarmente rispetto alla strada e al fiume. Il primo è organizzato su due piani e sottotetto e concluso da un tetto a padiglione. I due fronti principali risultano simili tra loro, caratterizzati da una sequenza regolare di aperture, con un’apertura centrale con poggiolo in pietra e in ferro battuto. Differiscono soltanto per la presenza di un camino aggettante nella facciata nord. Le due porte distinte sul fronte meridionale sono la conseguenza di un intervento di ristrutturazione volto a ottenere due abitazioni separate. Ciò ha portato a un’alterazione della pianta interna dell’edificio, originariamente tripartita con sala centrale passante e vano scala laterale. Il rustico doveva avere in origine un’altezza inferiore degli archi lungo il fronte meridionale e delle aperture ovali nel sottotetto, ma si presenta attualmente fortemente modificato. Di fronte ad esso si apre l’aia, oggi lastricata in cemento.

 

CA’ GARZONI | 1657-1697
Between Donzella and Ca’ Mora

It can be dated between 1657 and 1697. This Ca ‘was probably commissioned by the Garzonis in the 80s of the 17th century, after they took over from the Moras, who won these lands at the 1657 auction. It still stands but is in progressive decay.

Cenni storici

Risulta molto complesso identificare l’edificio oggi esistente con la casa dominicale costruita dai Garzoni da Santo Stefano certamente prima del 1697…

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…quando è possibile documentare la loro presenza nelle terre comprese tra l’attuale Po della Gnocca e quello di Venezia, attraverso la mappa dei terreni compresi tra il Po della Donzella e quello di Goro redatta dal perito del Magistrato alle Acque Antonio Gornizai. In essa è infatti possibile individuare una schematica abitazione con la dicitura Ca’ Garzoni, all’epoca appartenente a Francesco Piero.
Per lungo tempo i Garzoni risultano attivi in questo territorio con operazioni di bonifica, ancora in corso attorno alla metà del Settecento con Francesco e continuate poi dal di lui figlio Pietro. In questo stesso periodo è possibile rilevare attraverso il Catastico del Dogado – Loreo che un certo Battista Padovan pagava affitto a Piero Garzoni per una casa e 2 ½ campi. Nel Catasto Napoleonico i terreni sono ancora assegnati ad Agostino Garzoni, ma dopo la caduta della Serenissima, la famiglia inizia a disimpegnarsi dal Delta vendendo i possedimenti ormai bonificati e per lo più adibiti a risicoltura. Così nel Catasto Austriaco il nuovo proprietario del “fabbricato per azienda rurale” risulta Bellan Francesco fu Lorenzo, la cui famiglia mantiene la proprietà anche negli anni successivi.

 

Curiosità

I casati dei Garzoni e dei Mora erano imparentati, infatti Giovanni Battista I Mora fu Giovanni Battista, sposò nel 1670 Francesca Garzoni di Giovanni fu Marino. Giovanni Battista I venne bandito dodici anni dopo perché colpevole di aver assassinato con una archibugiata Giovanni Donà fu Angelo. Nella mappa Cornello 1690 è possibile individuare tra gli aggiudicatari dell’asta del 1657 i Mora (lettera D) ma non i Garzoni. È possibile che i terreni di Ca’ Garzoni rientrassero in origine nelle prese aggiudicatesi dai Mora e che siano poi passate ai Garzoni in seguito all’omicidio di cui sopra.

Galleria

Una storia secolare

Garzoni da Santo Stefano

Giovanni Garzoni, originario di Bologna, si trasferì a Venezia nel 1289 e nel corso della guerra di Ferrara del 1309 combatté per la Repubblica, tenendo ventiquattro soldati sotto al suo comando e distinguendosi in questa occasione per il suo grande valore. I figli di Giovanni, Garzone e Bandino (o Baldovino, Ubaldino), ottennero la cittadinanza veneziana nel 1335. Lo stesso Bandino, sostenne inoltre la Serenissima nel corso della guerra di Chioggia e partecipò nel 1381 al sorteggio per entrare nel Maggior Consiglio ma, a causa della sua morte il giorno prima dell’estrazione, furono creati patrizi i figli Giovanni e Nicolò. Tra i membri illustri della famiglia si ricorda Girolamo di Giovanni che, dopo aver fatto carriera politica nello Stato da Mar, partecipò all’assedio di Negroponte nel 1688 e, continuando a combattere anche in seguito a una fucilata, morì sotto i colpi delle sciabole turche. Il nipote del fratello di questi, Piero, anch’egli Piero, figlio di Francesco (1698), marito di Foscarina Capello di Benedetto, savio agli Ordini, alle Camere e alla Sanità, è il proprietario delle tenute deltizie nell’ultimo periodo veneziano e al figlio di questi, Agostino, nato nel 1733 e sposato nel 1761 con Pisana Querini di Andrea, risulta intestata la ca’ nel Catasto napoleonico.

 

M. Barbaro, Arbori di Patritii veneti, 1751-1800 (Genealogie Barbaro), ms in ASVe, Miscellanea Codici, 4966. 001. Serie Storia veneta bb. 17-23. Particolari dell’albero Garzoni.

Scheda a cura di: Giulia Becevello